IL VOLO DELL'ALIENA ESPLORATRICE
Un volo in parapendio, col solo rumore del vento: un'emozione fortissima e magnifica. Volare sopra Praia a Mare è stata forse una delle emozioni più belle: non lo avevo mai fatto così. Sono abituata a volare, ma di solito mi sono schiantata e lo si vede da come mi sono ridotta, oggi invece ho sentito tutto il mare dentro me. Il vuoto non è stato più quel baratro che temevo da vedente e che vivo da quando ho perso la vista, ma ho sentito il mio corpo leggero nel vento come forse succede ai volatili, nel mio caso ai pipistrelli. Si, è inutile negarlo, chissà quanto sarebbe stato bello vedere quanto avevo sotto, ma posso assicurare che quel mare, che amo, mi è entrato dentro tutto. Ho girato piccoli video, qui ne metto due, temevo solo una cosa veramente: che mi cadesse il cellulare con cui giravo le riprese, perché l'emozione mi faceva tremare leggermente le mani. Stavo davanti a Nicholas, incredibile uomo volante che mi ha regalato questa splendida emozione col suo parapendio, che spero proveranno anche i partecipanti dell'Hard Week (rimandata per il maltempo previsto). Mi viene in mente un pezzetto di una poesia che ho scritto un po' di tempo fa:
"Perchè è nella vastità dello spazio invisibile
E nell'infinità dei granelli di sabbia del deserto di B.
Che risiede la mia anima anticamente redenta
A cui sono consentiti i Viaggi nell'Eternità .
E' l'anima di una Aliena esploratrice
Madre della propria Vita e della propria Morte
Iniziata da millenni ed evoluta tra la Terra e lo Spazio
Richiamata ora con un rituale che vuole un cuore trafitto
In un contenitore eternamente autorigenerante ."
tratto da "Ritual Adrenaline Retourn" - "Dalla Ziggurat di Ur" di L.R.
Nell'immagine io prima del decollo (da 600 metri - dalla montagna con atterraggio sulla spiaggia sotto l'Isola Dino, dopo aver sorvolato una massa d'acqua che ancora mi vibra ed è in espansione dentro me).
IL VIDEO
IL VIDEO PRIMA DELL'ATTERRAGGIO
"Perchè è nella vastità dello spazio invisibile
E nell'infinità dei granelli di sabbia del deserto di B.
Che risiede la mia anima anticamente redenta
A cui sono consentiti i Viaggi nell'Eternità .
E' l'anima di una Aliena esploratrice
Madre della propria Vita e della propria Morte
Iniziata da millenni ed evoluta tra la Terra e lo Spazio
Richiamata ora con un rituale che vuole un cuore trafitto
In un contenitore eternamente autorigenerante ."
tratto da "Ritual Adrenaline Retourn" - "Dalla Ziggurat di Ur" di L.R.
Nell'immagine io prima del decollo (da 600 metri - dalla montagna con atterraggio sulla spiaggia sotto l'Isola Dino, dopo aver sorvolato una massa d'acqua che ancora mi vibra ed è in espansione dentro me).
IL VIDEO
IL VIDEO PRIMA DELL'ATTERRAGGIO
Topodrago sempre più drago (i draghi volano), non so cosa dire se non che ho ancora le pulsazioni a 120.
RispondiEliminaCugigio
Ancora una volta le tue emozioni diventano le emozioni di chi ti legge. Per lo meno questo è il mio caso. E’ magia questa? Probabilmente no, ma qualcosa o qualcuno forse guidano le tue mani quando scrivi, se si resta così rapiti dalle tue riflessioni che mi fanno “vivere” il tuo vissuto. Non avevo il vento del cielo di Praia a Mare sulla faccia, non ero senza peso nell’aria, ma leggere il tuo scritto e vedere i due filmati mi hanno dato sensazioni che altre immagini viste in TV non mi hanno mai procurato. Su due piedi questa mattina non ero in grado di commentare alcunché.
RispondiEliminaIl mare blu, l’isola di Dino, la spiaggia di Praia vista dall’alto, il tuo regno, il tuo Olimpo. Bellissimo! E le nubi grigie che incombevano minacciose su di voi. Sembravate immobili là per aria.
Anche quando ho letto uno dei tuoi ultimi post su Praia a Mare mi sono ritrovato come fossi sul posto, affascinato. Credo di averti scritto qualcosa in proposito.
Prima o poi indosserò una tuta di volo (o di immersione, ancora non so cosa sarà) per iniziare le letture dei tuoi racconti. So che ci vorranno il giusto tempo e niente nessuno che mi disturbino durante la missione. Non vedo l’ora.
Un abbraccio
Giovanni
ho spostato la Hard Week a luglio, nel sito www.vacanzagaiarda.org trovi tutto: vieni anche tu, porta la famiglia e fatti un volo sopra praja che è secondo me il modo migliore per capire che angolo di paradiso è questo.
RispondiEliminasi forse qualcuno "guida" la mia mano, a volte può succedere.
non amo riportare citazioni di personaggi magnifici, per questo strumentalizzati, ma come diceva teresa di calcutta: "sono solo una piccola matita nelle mani di dio", o chi per lui, comunque in quel cielo qualcuno c'è, ciao giovanni, a presto, laura
Dicevo, prima di perdere il messaggio, che ho messo il bollino blindsight nella home page di 150strade, spero che gli autori vengano a farti visita. E a proposito aspettiamo nuove storie scritte da te dopo le recenti inebrianti esperienze. A presto. Pasquale
RispondiEliminaprovvedo subito a fare la stessa cosa col tuo logo nel sito di blindsight project, grazieper avermelo ricordato!
RispondiEliminail tempo per scrivere purtroppo è poco perché come leggerai anche qui sto facendo molte cose.
proprio oggi, che mi sono presa qualche minuto per me e sono stata sulla spiaggia con artu, ho pensato e scritto dentro me qualcosa che spero di poter pubblicare presto.
grazie pasquale, a presto, laura
se citi tu cito anche io...:-)una frase di una canzone di Jovanotti niente a che vedere con Maria Teresa di Calcutta ma....coglie a pieno...
RispondiEliminaLA VERTIGINE NON è PAURA DI CADERE MA VOGLIA DI VOLARE....(da"Mi fido di te")
io proprio non lo reggo jovanotti e.. si direi che è proprio un altro mondo rispetto a teresa di calcutta! e comunque non rende manco l'idea: la vertigine è una cosa, la spirale un'altra, un'8 è un'altra ancora.
RispondiEliminaio vivo in un 8 senza spirali o vertigini.
mai avuto paura di volare, ho solo temuto sempre il vuoto, ma con la cecità non vivo altro, tanto vale vivere quello reale.
Ciao Laura, aspettiamo allora la tua prossima fatica letteraria. Volevo dirti che Praia è bellissima ma anche da queste parti, Sabaudia e Lido di Latina non sono da meno. Una mezzora da Velletri. Dovresti provare qualche volta.Altra cosa: se ti va di fare un articolo anche generico sull'associazione possiamo inserirlo nel sito 150strade nell'apposita rubrica(senza fretta). Un abbraccio, Pasquale
RispondiEliminaA presto
Pasquale
Laura sei eccezionale...
RispondiEliminaBellissimo, emozionante leggerti e ancora di più vedere il video..
@pasquale: ho passato anni al circeo ecc. posto incantevole nel passato, oggi è solo un gran casino però, ammettilo (dal parcheggio, ai costi, al carnaio, ecc.)
RispondiElimina@grazie nina, un abbraccio forte
Hai ragione, è un carnaio ma basta non andarci di sabato o domenica. Ieri era incantevole.
RispondiEliminaCiao Ciao
Pasquale
Da Cugigio a Laura.
RispondiEliminaSpero tu ascolti la canzone e ti piaccia. Qui sotto il link per youtube, poi testo originale in inglese, segue infine traduzione.
http://www.youtube.com/watch?v=8gPArnT3bEw
ACROSS THE UNIVERSE
Words are flowing out like endless rain into a paper cup,
They slither wildly as they slip away across the universe
Pools of sorrow, waves of joy are drifting through my open mind,
Possessing and caressing me.
Jai guru deva, om
Nothing's gonna change my world,
Nothing's gonna change my world.
Nothing's gonna change my world.
Nothing's gonna change my world.
Images of broken light which dance before me like a million eyes,
They call me on and on across the universe,
Thoughts meander like a restless wind inside a letter box
They tumble blindly as they make their way
Across the universe
Jai guru deva, om,
Nothing's gonna change my world,
Nothing's gonna change my world.
Nothing's gonna change my world.
Nothing's gonna change my world.
Sounds of laughter shades of life are ringing
Through my opened ears inciting and inviting me
Limitless undying Love which shines around me like a
million suns, and calls me on and on
Across the universe
Jai guru deva, om,
Nothing's gonna change my world,
Nothing's gonna change my world.
Nothing's gonna change my world.
Nothing's gonna change my world.
Jai guru deva
(John Lennon, 1969)
ATTRAVERSO L'UNIVERSO
Parole stanno fluendo come una pioggia senza fine in una tazza di carta
Scivolano selvaggiamente mentre si disperdono per l'universo
Pozze di dolore, onde di gioia, vanno alla deriva nella mia mente aperta
Possedendomi e accarezzandomi
Jai guru deva om
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Immagini di luci spezzate che danzano davanti a me come milioni di occhi
Mi chiamano sempre più avanti attraverso l’universo
Pensieri vagano come un vento senza quiete dentro una cassetta della posta
Cadono alla cieca mentre seguono la propria strada attraverso l'universo
Jai guru deva om
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Suoni di riso, ombre di vita stanno squillando attraverso le mie orecchie aperte Incitandomi e invitandomi.
Immortale amore senza fine, che splende intorno a me come un milione di soli
Continua a chiamarmi per l'universo
Jai guru deva om
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Jai guru deva