L'ASTEROI-DEA E LA CROCE OTTAGONA
E' scontato e da superficiali attribuire la mia croce, quella che porto sempre al collo, a quella di Malta, ai templari (così amati da Giacobbo), alla più recente amalfitana, o nestoriana, ecc. ecc., nessuno invece ha mai pensato a quella fenicia, a quella assira, od anche a quella magnetica (vedi bussola o rosa dei venti), ma anche alla meccanica, cioè quella che avanza un passo per volta senza fermarsi mai, solidale con un cerchio, forse la più probabile per una potenziale A.I., ma io non sono un oggetto meccanico, o se lo sono sto tra quelli che vivono emozioni! Mai nessuno mi ha chiesto se la mia è la croce ottagona della stella polare, o di Venere: forse parlerei con chi pensa a questo, ma son tutti chiusi nell'apparenza dell'immagine, senza scavare nella simbologia vera e propria, che comunque non è argomento per tutti.
La mia croce è stata usata per orrendi crimini e genocidi (vedi crociate), è stata scelta da coloro che di fatto hanno rinnegato l'umiltà, per cui giuravano, vivendo da ricchi e protetti "cavalieri", è stata copiata e presa con ogni scusa pur di arrivare, inutilmente, forse ad uno dei suoi pochi significati veri: l'eternità.
Chi è veramente eterno è capace di essere umile, semplice, misericordioso, compassionevole, rispettoso, ecc.: ha vissuto così tanto da capire come esistere qui, ma anche altrove. Chi vorrebbe diventare eterno invece fa solo casini.
Ho spiegato questa cosa per prendere le distanze da tanti, perché sento dentro me, da anni ormai, lo stesso cruento disastro delle cosiddette "guerre sante": l'ignoranza impera, le dittature pure (mascherate da repubbliche o democrazie), così come la religione (qualsiasi) vissuta di nuovo (o da sempre) come mezzo o arma di conquista, ecco io sono estranea a tutto questo, la mia croce è ben altro e va ben oltre!
La mia non è la croce di chi uccide o di chi caccia via i bisognosi, nemmeno quella di chi ipocritamente dice di "aiutare" dopo aver riempito le proprie tasche, non è neppure quella che dice "a casa mia faccio come mi pare e comando io", oppure "è questo il simbolo per tutti, lo impongo a tutti i costi": la mia croce ha altro significato, ben diverso da quelli che troverete in questo web carico di spazzatura e demenzialità, riportate pure su giornali profumatamente pagati da tutti noi con finanziamenti pubblici, o in tv (vedi l'allucinante Voyager di Giacobbo, e le scemenze di Mediaset poi manco le nomino né le considero, ma ci sarebbe da dire, sia sulle trasmissioni che su chi le segue..). In questo blog, che scrivo spesso soprattutto per chi non può abbracciarmi, c'è scritto chi sono: se sono un enigma per molti, non perdete tempo con me, è inutile, meglio seguire una puntata di Voyager, vi propongo intanto questi due video e vi consiglio di farvi i kazzenger vostri riguardo me e la mia croce.
Nell'immagine una stella marina a 8 punte, forse il risultato di amputazioni: una stella che comunque vive, nonostante la sofferenza e la "disabilità" o diversità, trasformandosi in una stella unica, eterna (Giacobbo e suoi derivati infatti non ne hanno mai parlato..)
primo kazzenger:
secondo kazzenger:
La mia croce è stata usata per orrendi crimini e genocidi (vedi crociate), è stata scelta da coloro che di fatto hanno rinnegato l'umiltà, per cui giuravano, vivendo da ricchi e protetti "cavalieri", è stata copiata e presa con ogni scusa pur di arrivare, inutilmente, forse ad uno dei suoi pochi significati veri: l'eternità.
Chi è veramente eterno è capace di essere umile, semplice, misericordioso, compassionevole, rispettoso, ecc.: ha vissuto così tanto da capire come esistere qui, ma anche altrove. Chi vorrebbe diventare eterno invece fa solo casini.
Ho spiegato questa cosa per prendere le distanze da tanti, perché sento dentro me, da anni ormai, lo stesso cruento disastro delle cosiddette "guerre sante": l'ignoranza impera, le dittature pure (mascherate da repubbliche o democrazie), così come la religione (qualsiasi) vissuta di nuovo (o da sempre) come mezzo o arma di conquista, ecco io sono estranea a tutto questo, la mia croce è ben altro e va ben oltre!
La mia non è la croce di chi uccide o di chi caccia via i bisognosi, nemmeno quella di chi ipocritamente dice di "aiutare" dopo aver riempito le proprie tasche, non è neppure quella che dice "a casa mia faccio come mi pare e comando io", oppure "è questo il simbolo per tutti, lo impongo a tutti i costi": la mia croce ha altro significato, ben diverso da quelli che troverete in questo web carico di spazzatura e demenzialità, riportate pure su giornali profumatamente pagati da tutti noi con finanziamenti pubblici, o in tv (vedi l'allucinante Voyager di Giacobbo, e le scemenze di Mediaset poi manco le nomino né le considero, ma ci sarebbe da dire, sia sulle trasmissioni che su chi le segue..). In questo blog, che scrivo spesso soprattutto per chi non può abbracciarmi, c'è scritto chi sono: se sono un enigma per molti, non perdete tempo con me, è inutile, meglio seguire una puntata di Voyager, vi propongo intanto questi due video e vi consiglio di farvi i kazzenger vostri riguardo me e la mia croce.
Nell'immagine una stella marina a 8 punte, forse il risultato di amputazioni: una stella che comunque vive, nonostante la sofferenza e la "disabilità" o diversità, trasformandosi in una stella unica, eterna (Giacobbo e suoi derivati infatti non ne hanno mai parlato..)
primo kazzenger:
secondo kazzenger:
Mi pare che i simboli possano avere un aspetto duplice: manifestare una memoria o manifestare un'appartenenza. Nel manifestare un'appartenenza, spesso negano la memoria, e diventano simboli per la contesa e la guerra. Hai detto bene che in queste guerre cercano una specie di eternità; solo se si guardano da lontano viene fuori l'aspetto comico di un'assurda guerra dentro un recinto condotta da animali degradati.
RispondiEliminasaluti
l'unica cosa eterna qui su terra è la guerra (in italia veramente pure la campagna elettorale..): in quel recinto c'è un pianeta intero ed è tutto così grottesco oltreché degradato
RispondiEliminaI simboli spesso cristallizzano la memoria, la immobilizzano e la sintetizzano. Troppe zeta! Preferisco interpretarli sull'onda della perenne trasformazione umana e quindi rileggerli di volta in volta, reinventarli e disfarmene anche, perchè agli esseri umani è data in sorte la capacità di immaginare ben prima di avere occhi sviluppati. In fondo la linea, che serve per distinguere e separare, è solo un'idea, un'immagine che non esiste nella realtà fisica oggettiva.
RispondiEliminaho tolto un po' di dubbi al folto pubblico demenziale riguardo alla croce ottagona da cui non mi stacco mai (mi ci scrivono pure alcuni), ricordando quanto inutili siano tante energie impiegate nella lettura di un oroscopo o nella risoluzione di un "mistero" insieme a giacobbo o chi per lui: il vero mistero è per me l'assenza di pace su questo pianeta e il vuoto che lo sta inghiottendo come in un buco nero, quello dell'ignoranza e dei pregiudizi.
RispondiEliminariguardo ai simboli: un 8 per me è importante, come lo è il 9.. e immaginare (quanto non posso più vedere) è ormai per me la sopravvivenza
comunicazione
RispondiEliminaho inserito nel post sul miracolo di san Gennaro la versione non per immagine
saluti, francesco
Cara Laura
RispondiEliminauso questo spazio per una comunicazione. Dopo quell'episodio dell'immagine non leggibile sulla poesia, mi sono reso conto che tutte le immagini che ho posto sul mio blog non sono fruibili per un non vedente. Spesso quelle immagini che ho inserito sono funzionali al contenuto del post stesso. Da oggi ho deciso di inserire in tutti i miei nuovi post nella parte finale sempre una descrizione a parole dell'immagine stessa. Ho cominciato con il post che ho inserito poco fa dal titolo: Ma, porco mondo!
un caro saluto francesco
puoi anche rinominare l'immagine, il titolo che darai sarà quanto leggerà il mio programma, certo pure la descrizione è importante: grazie francesco, spero che molti altri prendano esempio da te.
RispondiEliminada quando scrivo blog ed ho fondato la blindsight project, mi sono resa conto di aver avuto intorno persone come te, sensibili e realmente antidiscriminatorie, che questo sia una goccia nell'oceano lo so, però è già qualcosa.
ah se solo tutti i curiosi sulla mia croce si mettessero invece a rinominare le loro immagini pubblicate magari descrivendone pure qualcosa, il mondo già andrebbe meglio, io pure.
cari saluti, laura